Compagnia del "Fil de Ferr" di Lainate (MI)
Compagnia Teatrale "San Michele" di Firenze
Sinossi
OCCUPATO!
atto unico
Paolo Cappelloni
Personaggi
Wanda - sua moglie
Milena - figlia
Marco - figlio
Giulio - amico di Milena
La scena rappresenta un
ampio soggiorno con quattro porte: una comune in fondo, una porta a destra che
conduce in cucina, un'altra, sempre sulla destra che conduce alla zona notte ed
una porta a sinistra che è quella del bagno.
Wanda - (Entra
dalla zona notte, è in veste da camera) Come mi piace la casa al mattino
presto quando tutti dormono ancora! Io mi alzo apposta di buon'ora per godermi
questa pace, questa tranquillità. So che fra poco si alzerà Milena, poi mio
marito e infine Marco, con calma perché tanto lui non deve andare a lavorare.
Tutto questo mi dà serenità perché è come se tutto fosse già prefissato, già
stabilito così dal destino. (Esce verso la cucina)
(Milena entra dalla zona notte e si avvia verso la porta del bagno dalla quale
esce)
Angelo - (Entra
dalla zona notte, si è appena svegliato. Con passo stanco si avvia verso
la porta del bagno che cerca di aprire ma la trova inesorabilmente
chiusa e sente l'ormai tradizionale, fatidico "OCCUPATO"
gridato da sua figlia Milena. Ha un moto di stanca disperazione e con lo
stesso passo stanco si dirige al tavolo al quale si siede, avvilito.) Oh, non
c'è una mattina, dico una mattina che una che riesca a finire il mio
"percorso mattutino" dal letto al bagno! si vede che deve essere
così! Io credo che sarò ricordato in eterno come quello che trovava sempre la
porta chiusa. Quando morirò e busserò alla porta dell'inferno o del paradiso
sentirò sicuramente dire: “Occupato!” Sono convinto che m'hanno fatto una
fattura! probabilmente c'è un complotto di famiglia; sì, non può essere che
così: un complotto! mia moglie, di nascosto, va ad avvisare mia figlia due
secondi prima che io a mi alzi e lei, come un lampo, corre a chiudersi dentro! deve
essere per forza così! non c'è altra spiegazione, se no (Grida) non è
possibile che tutte le mattine debba sospirare per entrare in bagno! (Si
placa) Non ricordo nemmeno più com'è fatto!... il colore delle piastrelle,
se è grande o piccolo, se ha la vasca o la doccia; il suo ricordo mi appare
sempre più sfumato! (Grida) Milenatipregoescidaquelcesso!
Milena - (Da
fuori) Un minuto!
Angelo - (Tra
sé) Un minuto! Mia figlia non ha la minima cognizione del tempo, si
confonde i minuti con le ore, con le settimane, con i mesi, (Grida) con
gli anni! (Tra sé) Che fortuna che ha mio figlio! lui si può alzare alle
otto e mezza, quando tutti sono già usciti, scende, se ne va calmo, tranquillo,
lo trova libero, entra e lo usa fino in fondo! per forza va così bene
all'università! perché è tranquillo! anche il mio capoufficio ha intuito
qualcosa di questa mia disgrazia e spesso mi chiede: "Signor Angelo, com'è
che al mattino la vedo sempre così nervoso? ha dei problemi? la posso
aiutare?" Cosa gli dovrei rispondere? "Sono nervoso perché non ho
fatto la cacca"?
Wanda - (Entra
dalla cucina con due tazzine di caffè) Come mai sei ancora così?
Angelo - Ecco,
dammi anche il caffè così siamo a posto. (Lo sorseggia)
Wanda - C'è
Milena, in bagno?
Angelo - A
questo punto non lo so, può essere che per farmi un dispetto sia fuggita dalla
finestra.
Wanda - (Verso
la porta del bagno) Milena!
Milena - (Da
fuori) Un momento!
Angelo - Prima
ha detto: "un minuto", adesso: "un momento"... è buon
segno?
Wanda - Non
lo so, intanto tu vai a vestirti, altrimenti farai tardi in ufficio.
Angelo - (Andandosene
in zona notte) Per me, tu sei d'accordo con lei.
Wanda - In
che senso? (Verso la porta del bagno) Milena, vedi di sbrigarti, per
favore!
Milena - (Da
fuori) Non potrò mica uscire con una gamba depilata e una no!
Wanda - Ma
benedetta figlia, proprio adesso ti devi depilare!
Marco - (Entrando
dalla zona notte) Ciao ma', il bagno è occupato?
Wanda - Sì,
c'è tua sorella, poi deve andarci tuo padre.
Marco - Allora
torno a letto. (Esce da dove era entrato)
Wanda - (Verso
la porta del bagno) Lo vuoi un caffè?
Milena - (Da
fuori) Sì, grazie! mettimelo davanti alla porta.
Wanda - (Eseguendo)
Bevilo presto altrimenti si raffredda. (Andando verso la cucina) Tutte
le mattine così, ma anche in queste piccole contrarietà si sente tanto il
calore della famiglia! (Esce)
(La scena resta vuota
per qualche istante. Ad un certo punto si apre la porta del bagno di quel tanto
che basta per far spuntare un braccio che prende la tazzina di caffè e se la
porta dentro; quindi si richiude facendo un lieve rumore che però Angelo
avverte perché si precipita in scena dicendo:)
Angelo - (Entrando,
ormai vestito) Milena, sei uscita?
Milena - (Da
fuori) Ancora no!
Angelo - Madonna
mia! poi, quando uno ti risponde da là dentro, adopera sempre un tono che mi
pare di sfida e di perfida soddisfazione! (Fa il verso) “Ancora no!”... “Occupato!”...
“Solo un minuto!” Io m'immagino i gestacci che faranno da là dentro, quei
filibustieri! Sono sicuro che anche se hanno finito di fare le loro cose
rimangono lì lo stesso, magari s'annoiano ma lo fanno per il gusto di poter
rispondere: "Occupato!" (Canticchia citando la canzone di Tiziano
Ferro) “Non la posso tratte… nereee”
Wanda - (Entrando)
Tu stamattina farai sicuramente tardi.
Angelo - Brava!
grazie! lo so anche io che farò tardi! poi dovrò restare in ufficio dopo
l’orario per recuperare! Niente… vado a chiedere alla signorina Marta se
cortesemente mi fa usare il suo.
Wanda - Beh,
non è una novità, anzi, questa familiarità che stai prendendo con la signorina
Marta mi puzza un po'!
Angelo - Ma
Wanda! sono solamente dei rapporti... come dire...
Wanda - Intimi.
Angelo - No,
viscerali!
Wanda - Certamente,
tanto che l'altro ieri, quando non ti ha visto arrivare, è venuta da me tutta
preoccupata e mia ha detto: "Suo marito sta poco bene, no? oggi non è
venuto..."
Angelo - (Riflettendo)
Nnno, l'altro ieri non sono andato.
Wanda - Allora
vai, sbrigati.
Angelo - Va
bene, ciao. (Esce dalla comune)
Wanda - E
cerca di essere educato e di non starci molto! (Uscendo anche lei ma
verso la cucina) Cosa non deve sopportare una moglie!
(La scena rimane vuota
per qualche istante, quindi entra Marco e si dirige verso il bagno,
quando è a nemmeno un metro dalla porta, questa si apre, entra Milena ed
esce Marco)
Milena - Ciao,
Marco. (Esce per la zona notte)
Marco - Ciao,
Milena (Esce dalla porta del bagno)
Wanda - (Entra
dalla cucina e parla verso la porta del bagno) Milena! ne hai ancora
per molto?
Marco - (Da
fuori) Non sono Milena, sono Marco e sono appena entrato... e ne avrò per
molto!
Wanda - Ecco,
abbiamo almeno evitato un secondo dispiacere a vostro padre.
Milena - (Entra,
è pronta per uscire) Mamma, sono in ritardo! Siete voi che mi fate perdere
il tempo con quel " Hai fatto?" "Milena sbrigati!" Poi uno
s'innervosisce e c'impiega più tempo!
Wanda - Lo
dirò a tuo padre così si regolerà.
Milena - (Uscendo
dalla comune) Bè, ciao. Ah, mamma… oggi verrà Giulio a pranzo.
Wanda - Che
cosa gli devo preparare? (Milena non sente perché è già uscita) (Uscendo
verso la cucina) Mah, oggi ci sono i fagioli, speriamo che gli
piacciano.
(La
luce si abbassa poi si rialza. È l'ora di pranzo. La scena è vuota, quindi entra
Angelo dalla comune, stanco, di ritorno dal lavoro.)
Angelo - (Chiama)
Wanda!
Wanda - (Entrando
dalla cucina, indossa un abito da casa) Com'è andata,
stamattina?
Angelo - (Si
siede) Bene, dopo che sono stato dalla signorina Marta.
Wanda - Mm.
Stamattina l'ho incontrata al supermercato che comprava Bagnolindo! O tu
stamattina hai fatto un macello o lei vuol fare bella figura con te.
Angelo - Non
lo so, mi sembra d’aver fatto una cosa normale. Dov'è Milena?
Wanda - Non
è ancora tornata. Ah, oggi c'è Giulio a pranzo.
Angelo - Chi
è Giulio?
Wanda - È
un amico di Milena che lavora con lei; è di Bologna.
Angelo
- E da Bologna viene a
mangiare qua?
Wanda
- È di Bologna ma lavora qui!
Angelo - Mm,
(Sospettoso) e da quanto tempo lo conosce?
Wanda - Non
lo so, da gennaio, credo.
Angelo - (c.s.)
E come mai io lo sento nominare soltanto ora?
Wanda - Non
lo so: strano perché è già venuto a mangiare qui almeno due volte. Ah, aspetta…
è stato quando tu sei dovuto andare in trasferta a Milano.
Angelo - E
oggi ritorna.
Wanda - Sì.
Angelo - Com'è,
questo Giulio?
Wanda - Mah,
mi sembra un bravo ragazzo.
Angelo - Mm,
e che rapporto c'è tra lui e Milena?
Wanda - Mah,
oltre al lavoro credo che ci sia amicizia... e una certa simpatia reciproca.
Angelo - Mh,
simpatia reciproca...
Wanda - Non
farla tanto lunga, dai! sono giovani!
Angelo - Marco
dov'è?
Wanda - (Andando
in cucina) In camera sua.
Angelo - A
studiare, bene, è giusto; sta facendo giurisprudenza e deve mettercela tutta se
vuole diventare un bravo avvocato. Milena invece non ha voluto continuare, dopo
ragioneria! Ha voluto andare a lavorare... ha voluto essere indipendente e fare
i comodi suoi. (Guarda la porta del bagno) Chissà se c'è un articolo del
codice sull'occupazione continuativa e persistente di ambiente privato. Potrei
far causa a mia figlia e obbligarla per legge a non sostare per più di... non
so... dieci, quindici minuti! Eh! è un rispetto della libertà e delle necessità
del prossimo! È un concetto che devo chiedere a Marco. (Uscendo verso la
zona notte, ad alta voce) Wanda!
Non si mangia, oggi?
Wanda - (Uscendo
dalla cucina) Cos'hai detto? (Non vede nessuno)
Milena - (Entra
dalla comune insieme a Giulio) Ciao ma'.
Giulio - Buongiorno,
signora.
Wanda - Ciao,
Giulio, come va?
Giulio - Abbastanza
bene, grazie.
Milena - Ascolta
mamma, c'è un piccolo problema: sai che Giulio finora ha alloggiato in una
pensione; adesso avrebbe trovato un appartamentino in affitto ma ancora non ha
tutti i mobili e per qualche giorno non può andare a dormire in questo
appartamento, allora avevo pensato se nel frattempo poteva approfittare e
venire qui.
Wanda - Va
bene ma dove può dormire?
Milena - Oh,
si adatterà benissimo nella camera con Marco, ci appoggiamo una rete.
Wanda - Per
me va bene ma bisogna dirlo a tuo padre.
Giulio - Grazie,
signora.
Milena - (Trascina
Giulio ed esce con lui verso la cucina) Dillo tu al babbo. (Da fuori)
Mamma! è pronto da mangiare?
Wanda - Mancano
solo cinque minuti!
Angelo - (Entrando
dalla zona notte) È pronto da mangiare?
Wanda - Mancano
solo cinque minuti. Ascolta, Angelo, c'è Milena, di là, con Giulio, quel suo
amico.
Angelo - Da
soli?!
Wanda - Eh,
se noi siamo qui…! Ascoltami: ti ho detto che Giulio è di Bologna e finora ha
alloggiato in una pensione, ora ha trovato un appartamento ma che ancora non è
pronto, così Milena mi ha chiesto se possiamo ospitarlo noi, per qualche
giorno.
Angelo - Dove?
Wanda - Qui,
in casa nostra; possiamo appoggiare una rete alla bell'e meglio in camera di
Marco e farlo dormire lì.
Angelo - Con
Marco... mh, bisogna sentire anche lui. E per quanti giorni sarebbe, 'sto
trambusto?
Wanda - Mah,
tre o quattro giorni, il tempo di fargli comprare almeno un letto e un fornello
per casa sua.
Angelo - Mh,
in linea di massima sono d'accordo ma c'è una cosa… c’è una cosa che mi mette
in agitazione e che adesso come adesso mi sfugge. Mah, (Ad alta voce)
Marco! Scendi! (Tra sé) “Simpatia reciproca”...
Milena - (Entra
con Giulio dalla cucina) Babbo, questo è Giulio, Giulio, questo è mio
padre. (A Giulio) Ti ha detto niente la mamma?
Milena - Voglio dire: la mamma ti ha detto
di Giulio?
Angelo - Ah
sì, sì, me l’ha detto.
Giulio - Piacere,
signor Angelo. (Entra Marco dalla zona notte)
Angelo - Sicché,
stai mettendo su casa.
Giulio - Eh,
sì, visto che ormai lavoro qui definitivamente non mi conviene più stare in una
pensione.
Angelo - Marco,
questo è Giulio.
Marco - Sì,
sì, lo conosco.
Angelo - Ah,
bene, allora, Giulio, per qualche giorno dovrebbe dormire in camera con te
finché non ha quel che gli serve per usare il suo nuovo appartamento, sei
d’accorsdo?
Marco - Per
me non ci sono problemi.
Angelo - Allora
va bene.
Giulio - La
ringrazio tanto, grazie anche a te, Marco.
Angelo - Bene,
andiamo a mangiare.(Tutti si avviano verso la cucina) (Alla
moglie) Cos'hai fatto oggi?
Wanda - Fagioli.
(Esce con Milena, Giulio e Marco)
Angelo - Fagioli…
mh. (Tra sé) Eppure c'è un problema che mi frulla per la testa e che
ancora mi sfugge... (Esce)
(La
luce si abbassa poi si rialza. È mattina. Entra Angelo proveniente
dalla zona notte. È in accappatoio e mezzo assonnato. Si dirige verso la porta
del bagno che prova ad aprire ma la trova perfidamente ed inesorabilmente
chiusa, Si sente la voce di Giulio che grida:)
Giulio - Occupato!
Angelo - (S'inginocchia affranto davanti alla
porta, poi si riprende e risponde con voce che cerca di rendere
normale) Fai pure,
Giulio. (Si rialza e si trascina verso una sedia) Ecco qual era il
problema che mi sfuggiva! come ho fatto a non farmelo venire subito in mente? c'è
un occupante in più ma il bagno rimane uno! Sono convinto che oggi non ci sarà
niente da fare! E ieri sera abbiamo mangiato tutti i fagioli! (Prega a bassa
voce) Giulio, ti prego, fa presto! non depilarti anche tu! Stanotte ho
fatto un sogno meraviglioso! ho sognato che andavo a star di casa con Giulio
nel suo nuovo appartamento ma questo non era un appartamento normale: appena si
entrava si vedeva subito un bagno enorme! con tutti i sanitari sproporzionati: una
vasca di dieci metri quadrati, un lavandone di cinque metri di diametro, una
tazza grande come una vasca con un enorme pulsantone per l'acqua! non dico
cos'era il bidè! Poi, in fondo, c'era una porticina con un sgabuzzino piccolo
piccolo dove c'erano due lettini come quelli dei nanetti di Biancaneve, una
cucinina minuuuuscola! e un tavolino con due sedie piiiiccole piiiiccole! Tutto
dentro quello sgabuzzino! e io dicevo tutto contento: "Questa sì che è
vita!" È il paradiso!
Wanda - (Entra
dalla cucina con due tazzine di caffè) Come mai sei ancora così?
Angelo - (La
guarda a lungo) No comment. (Esce verso la zona notte
senza bere il caffè)
Wanda - Cosa
avrà voluto dire? (Rivolta verso la porta del bagno) Lo vuoi un caffè?
Giulio - (Da
fuori) Sì, grazie! me lo può mettere davanti alla porta.
Wanda - (Facendo
l'espressione di aver capito che in bagno c'è Giulio, esegue) Bevilo presto,
Giulio, che si raffredda. (Uscendo verso la cucina) Eh, anche se
le situazioni cambiano si sente sempre tanto il calore della famiglia!
(La
scena resta vuota per qualche istante. Ad un certo punto si apre la porta del
bagno di quel tanto che basta per far spuntare il braccio di Giulio che prende
la tazzina di caffè e se la porta dentro; quindi si richiude facendo un
lieve rumore che però Angelo avverte perché si precipita in scena dicendo:)
Angelo - (Entrando,
ormai vestito) O... occupato? (Si porta le mani alle orecchie come
se stesse per aspettare un gran botto)
Giulio - (Da
fuori) Sì!
Angelo - Lo
sapevo! lo sapevo! (Esce in cucina)
(Milena
entra dalla zona notte va verso il tavolo su cui è rimasta la
seconda tazzina portata da Wanda e beve il caffè, quindi si dirige verso il
bagno. Quando è a nemmeno un metro dalla porta, questa si apre, entra Giulio
ed esce Milena.)
Giulio - Ciao,
Milena. (Esce per la zona notte)
Milena - Ciao,
Giulio. (Esce dalla porta del bagno)
Angelo - (Affacciandosi
dalla porta della cucina e rivolgendosi alla porta del bagno) Hai fatto,
Giulio?
Milena - (Da
fuori) Babbo, ci sono io, sono entrata adesso! (Angelo esce
e non sente le parole seguenti) ma faccio prestissimo.
Wanda - (Entra
dalla cucina con altre due tazzine di caffè. Ad alta voce) Chi
non ha ancora preso il caffè?
Angelo - (Affacciandosi
e subito scomparendo) Io!
Wanda - Ah,
tu non l'hai preso? (Torna in cucina lasciando una tazzina sul tavolo)
(La
scena rimane vuota per qualche istante, quindi entra Marco che vede la
tazzina di caffè sul tavolo, lo beve e si dirige verso il bagno. Quando è a
nemmeno un metro dalla porta, questa si apre, entra Milena ed esce
Marco)
Milena - Il
babbo dov'è?
Marco - (Entrando
in bagno) Non lo so.
Milena - (Uscendo
verso la zona notte) Si vede che non era urgente.
Angelo - (Entra,
ormai pronto per l'ufficio. Si rivolge alla porta del bagno) Hai fatto,
Milena?... Milena! dico a te!
Marco - Ci
sono io, babbo! e ne ho per molto!
Angelo - Per
me in quel bagno c'è un'entrata segreta conosciuta da tutti tranne che da me!
Un tunnel che hanno scavato di nascosto mentre io sono in ufficio! (Ad alta
voce) In questa casa c'è un Abate Farìa! Wanda!! vado dalla signorina
Marta!!
Wanda - (Entrando,
rassegnata) Fammi fare bella figura, eh?
Angelo - In
che senso?
Wanda - Lascia
il suo bagno come l'hai trovato. Ti ho detto della cura che ci mette la
signorina Marta per farti trovare a tuo agio!
Angelo - (Uscendo)
Va bene, starò attento, ciao.
Wanda - Ciao.
(Milena
e Giulio entrano provenienti dalla zona notte, pronti per andare al
lavoro)
Milena - Noi
andiamo, ci vediamo a pranzo, ciao.
Giulio - Buongiorno,
signora, e grazie di nuovo. (Escono entrambi)
Wanda - (Da
sola) Arrivederci, ragazzi! buon lavoro! (Tra sé) Cosa posso
preparargli, oggi? Vediamo: un bel piatto di riso! Sì, è molto meglio dei
fagioli e stiamo tutti più tranquilli! (Uscendo) Eeeh! l'avessi
io, questo tipo di problemi!
(La
luce si abbassa poi si rialza. È sera. Dopo alcuni istanti Angelo entra
e si accascia su di una sedia, sfinito)
Wanda - (Entrando)
Come è andata oggi?
Angelo - In
ufficio o dalla signorina Marta?
Wanda In
ufficio, stupido!
Angelo - Male,
malissimo! Il capoufficio era assente per malattia, io sono arrivato in ritardo
e ho trovato tutto il lavoro suo da sbrigare! È stato un incubo! anche perché,
siccome lui non c'era, tutti gli impiegati si sono messi a fare le cose al
rallentatore.
Wanda - Quando
il gatto non c'è i topi ballano!
Angelo - Brava,
è stato proprio così! e in più ho dovuto fare anche il lavoro mio. Non ti dico
che giornata!
Wanda - (Indagatrice)
E dalla signorina Marta?
Angelo - Ah,
benissimo! stamattina m'ha fatto trovare perfino gli asciugamani personali con
la lettra "A" ricamata sopra!
Wanda (Acida)
Saranno di uno dei suoi fidanzati; ho sentito dire che uno dei tanti si chiama
Alberto.
Angelo - A
me non interessa, basta che siano puliti! Milena dov'è?
Wanda - Sarà
ancora al lavoro.
Angelo - Con
Giulio...
Wanda - Per
forza, lavorano insieme.
Angelo - Mh,
e Marco?
Wanda - Marco
è di sopra.
Angelo - Marco
è l'unica persona che mi fa star tranquillo, in questa casa. Studia, va bene
all'università, sta sempre in camera sua, non porta nessuno a dormire a casa
mia, ed è discreto quando va al gabinetto.
Wanda - Cosa
vorresti dire, con questo, che hai una figlia degenere?
Angelo - Per
carità! chi l'ha mai detto? è solo che Milena mi fa stare più in ansia, è più
sbarazzina, è sempre fuori casa e quando c'è… (Indica il bagno) sta le
ore chiusa là dentro!
Wanda - E
di me? di che cosa ti lamenti?
Angelo - Ma
cosa vuoi che dica, di te? Wandina! tu sei il pilastro, la colonna portante, di
questa famiglia; se non ci fossi tu andrebbe tutto in malora! oltretutto non mi
occupi mai il gabinetto!
Wanda - Be',
questo, purtroppo, è un problema mio. (Esce verso la cucina)
Marco - (Entra
dalla zona notte) Ciao.
Angelo - Ciao,
Marco, finito di studiare?
Marco - Per
oggi sì.
Angelo - Cosa
stai facendo di bello?
Marco - Sto
studiando Diritto Penale.
Angelo - (Con
orgoglio paterno) Ah, bene, bene, e quando hai finito... mettili in galera,
tutti quanti! Ma di preciso, cosa stai studiando?
Marco - Oggi
pomeriggio ho studiato "Lo stato di necessità".
Angelo - (Dopo
un impercettibile attimo di pausa) E cosa sarebbe?
Marco - È
una scriminante prevista dall'articolo 54 che codifica il tradizionale
principio della necessitas non habet legem.
Angelo - Sarebbe
a dire...?
Marco - Sarebbe
a dire che "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato
costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né
altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo".
Angelo - Aspetta,
aspetta. Fammi un po' capire...
Marco - Te
lo posso spiegare con un esempio classico come quello del naufrago: se un
naufrago aggrappato al relitto respinge in mare un altro naufrago per salvarsi,
il fatto può essere considerato uno stato di necessità per il quale si può
escludere la punibilità.
Angelo - Io,
allora, se, preso da una necessità impellente alla mattina presto, buttassi giù
la porta del bagno, prendessi tua sorella e la mandassi a lavorare così com'è a
calci nel sedere, non sarei punibile!
Marco - Be',
se viene riconosciuta la situazione di pericolo...
Angelo - Quella
c'è!
Marco - e
la condotta lesiva...
Angelo - Sarebbe...?
Marco - La
necessità di salvarsi.
Angelo - C'è.
Marco - L'inevitabilità
altrimenti del pericolo...
Angelo - C'è
anche quella.
Marco - e
la proporzione tra il fatto ed il pericolo.
Angelo - Ma
sì! in fondo sono solamente dei calci in culo!
Marco - Allora
vai pure tranquillo!
Angelo - (Soddisfatto)
Vedi cosa vuol dire avere un avvocato per casa?
Marco - A
proposito, babbo, domani che è domenica porterò una ragazza a pranzo, ti
dispiace?
Angelo - Una
ragazza?
Marco - Sì,
perché, ti sembra una cosa strana?
Angelo - No,
no, spero però che resti solo a pranzo! che non rimanga anche a dormire; per un
fatto di logistica, capisci?
Marco - No,
no, stai tranquillo.
Angelo - E
chi sarebbe, 'sta ragazza?
Marco - Be',
più che una ragazza sarebbe la mia ragazza; studia legge come me, ci sto
insieme ormai da due mesi e volevo farvela conoscere.
Angelo - Da
due mesi… beh, cosa vuoi che ti dica, va bene, però dillo anche a tua madre
altrimenti lei, domani, ti prepara la solita frittatina riscaldata e ti farà
fare brutta figura!
Marco - Ok,
grazie, babbo. (Esce verso la cucina)
Angelo - (Da
solo) Ma tu guarda, avrò due avvocati in casa! (Si corregge) no, in
famiglia! perché, chiaramente, andranno a vivere per conto loro, in un'altra
casa! Eh! non posso mica avvalermi con tutti dello "Stato di
necessità"!
Wanda - (Entrando)
Angelo, hai sentito che Marco si è fidanzato?
Angelo - Sì,
sì, me l'ha detto, un po’ in ritardo ma me l’ha detto.
Wanda - Allora
domani saremo in sei!
Angelo - Sì.
Wanda - Come
sta aumentando, la nostra famiglia, eh, Angelo? pensa che fra qualche anno
saremo addirittura nonni!
Angelo - Ehi,
ehi! vai piano! cosa sei, matta? Marco deve ancora laurearsi, deve trovare un
posto buono... (Ci pensa su) Perché stai parlando di Marco, no?
Wanda - Certamente!
di chi, se no?
Angelo - Così,
m'era venuto un dubbio!
Wanda - Certo,
prima dovrà sistemarsi; però mi piacciono tanto queste premesse! Poi sarà la
volta di Milena...
Angelo - T'ho
detto di andarci piano! (Allarmato) o questa simpatia reciproca tra
Milena e…
Wanda - …
e Giulio.
Angelo - …
e Giulio… s'è trasformata in un qualcosa di irreparabile??
Wanda - Ma
no, Angelo, che cosa vai a pensare!
Angelo - Perché
il padre di famiglia è sempre l'ultimo a venire a conoscenza di certi fatti e
quando chiede le cose si trova sempre davanti a.... a delle porte chiuse!
Milena - (Entrando
con Giulio) Buonasera a tutti!
Giulio - Buonasera.
Angelo - Avete
fatto gli straordinari?
Milena - Perché?
Angelo - Eh,
sono le otto e un quarto!
Wanda - E
lasciali perdere! avranno avuto da fare.
Giulio - Siamo
stati a fare una passeggiata per rilassarci un po'.
Wanda - Avete
fatto benissimo ed ora andiamo tutti a mangiare!
Angelo - Ci
sono i fagioli anche stasera?
Wanda - No.
Angelo - Meno
male!
(Tutti escono dalla porta della cucina
tranne Milena e Giulio)
Angelo - Voi
non venite?
Milena - Sì,
sì, arriviamo subito!
(Non
appena tutti sono usciti, Milena e Giulio
si abbracciano e si baciano
teneramente)
(La
luce si abbassa poi si rialza. È domenica mattina. Entra Angelo in
accappatoio, senza guardare la porta del bagno né senza dirigersi verso di
essa, chiede ad alta voce, ormai rassegnato:)
Angelo - Chi
c'è nel bagno?
Marco - (Da
fuori) Io!
Angelo - Io,
chi?
Marco - (c.s.)
Marco!
Angelo - (Sorpreso)
Oh perbacco! com'è 'sta novità?
Marco - (Da
fuori) Eh, non ne potevo più!
Angelo - (Tra
sé) E com'è che Milena non l'ha fregato sul tempo? Aaah, capisco: oggi è
domenica! ecco perché! Ah! la domenica è tutta un'altra cosa! è tutto più
calmo, più tranquillo! siamo tutti più buoni! C'è Marco che riesce ad
anticipare Milena, io non ho una gran fretta perché non devo andare in ufficio,
la signorina Marta non mi deve ospitare a casa sua, basta avere solo un po’ di
pazienza!... che pace!
Wanda - (Entra
con due tazzine di caffè) Chi vuole il caffè?
Angelo - Io.
Marco - (Da
fuori) Io!
Wanda - (Posa
una tazzina in terra, davanti alla porta del bagno, e si rivolge ad Angelo)
Non è carina, questa tradizione? (Esce)
Angelo - Eh!
uno spettacolo!
Marco - (Entra
proveniente dal bagno, prende la tazzina di caffè ed esce per la zona notte
chiedendo al padre:) Giulio non è rimasto a dormire da noi, stasera?
Angelo - Come
no! ieri sera l'ho visto salire di so... (S'interrompe) Wandaaaaa!!!
Wanda - (Entrando)
Ma cosa urli? vuoi svegliare Milena e Giulio?
Angelo - (Si
altera ancora di più) Dov'è Giulio?!
Wanda - Sarà
in camera sua.
Angelo - E
qual è la camera sua?
Wanda - Perché
me lo chiedi?
Angelo - Perché
stanotte non ha dormito con Marco!
Wanda - Ah,
(Come per scusarlo) ciò significa che ha buon gusto!
Angelo - Wanda!
ti sei ammattita, per caso?? Vuoi insinuare che ha
dormito con mia figlia? in casa mia??
Wanda - Ma
dai, Angelo, quei ragazzi stanno insieme ormai da tre mesi e sono anche
grandicelli! pensi che vivano solo di poesia? (Esce in cucina)
Angelo - (Seguendola)
Stanno insieme da tre mesi?? è questo che si chiama “simpatia reciproca”?? Perché
non me l'hai detto chiaro e tondo? (Esce verso la cucina chiamando
ad alta voce) Milena!
(Milena
entra di soppiatto e si dirige verso la porta del bagno dalla quale esce)
Angelo - (Entra
e grida verso la porta della zona notte) Milena!!
Milena - (Da
fuori) Sono in bagno!!
Angelo - (Mettendosi
con la faccia proprio di fronte alla porta del bagno) Milena, esci subito
che ti devo parlare!
(Mentre
Angelo è di spalle entra Giulio che, non visto da Angelo, esce per la
porta della cucina)
Milena - (Da
fuori) Babbo, non potevi trovare un momento meno opportuno!
Angelo - Mi
sono informato sui miei diritti e se voglio posso farti uscire da lì dentro con
qualsiasi mezzo! e visto che opponi resistenza vado a scambiare quattro
chiacchiere col caro Giulio! (Esce verso la zona notte)
(Milena
entra proveniente dal bagno mentre Wanda e Giulio entrano provenienti dalla
cucina)
Wanda - Non
preoccupatevi, ragazzi, sistemerò tutto quanto io. (A Giulio) Mio marito
urla e sbraita ma in fondo è un pezzo di pane.
Angelo - (Da
fuori) Milena!!
Wanda - Presto,
andate in cucina, e state tranquilli.
Giulio - Io
dovrei andare in bagno. (Esce per la porta del bagno)
(Wanda
e Milena escono per la porta della cucina. Angelo entra e si dirige verso
la porta del bagno, nella stessa posizione di prima, in modo che non possa
vedere Milena che entra dalla porta della cucina ed esce per quella della
zona notte)
Angelo - Milena!
dov'è Giulio?
Giulio - Sono
in bagno!
Angelo - E Milena dov'è?
Giulio - Non
è qui.
Angelo - E
ci mancherebbe altro! (Esplode) È mai possibile che in questa casa non
si riesca a parlare con nessuno?!?
Wanda - (Entra
dalla porta della cucina, melliflua.) Che cosa c'è che ti turba tanto ,
amore mio?
Angelo - Cosa
c'è che mi turba? ma non hai capito che…
Wanda - (Lo
interrompe) Ma sì che ho capito! ho capito che si vogliono bene e che hanno
anche intenzione di sposarsi presto.
Angelo - Anche
loro?!
Wanda - Ormai
abbiamo i figli grandi, Angelo mio, e dobbiamo aspettarcele, queste cose che
fanno parte della vita, non credi?
Angelo - Sì
ma queste son cose delicate, che devono essere apprese con cautela! Adesso
Milena dov'è?
Wanda - Sarà
in camera sua; se la chiamo mi prometti che ti comporterai da padre sensato,
senza trascendere?
Angelo - Tu
falla venire qui e non ti preoccupare.
(Wanda
esce per la zona notte. Giulio, credendo che non ci sia
nessuno, entra, proveniente dal bagno e imbattendosi in Angelo, si trova
spiazzato)
Angelo - Oh!
ma guarda chi c’è! bene! benissimo! finalmente riesco a vedere la porta del
bagno aperta! Ci deve essere stato un disguido nell'organizzazione anti-Angelo!
(A Giulio) Vieni un po' qui, tu... mettiti a sedere. (Giulio gli si siede
vicino) Sicché, tu e Milena...
Giulio - Sì,
signor Angelo, ci vogliamo sposare.
Angelo - Alt,
aspetta, non correre. Te e Milena vi vorreste sposare.
Giulio - Sì,
ci vogliamo molto bene e penso che sia ormai ora di fare questo passo.
Angelo - Mh.
(Pensieroso, facendola cadere dall'alto) Capisco, beh, in effetti… in fondo
siete tutti e due grandini, siete ormai indipendenti... a proposito, che lavoro
faresti, tu, precisamente?
Giulio - Lo
sa, lavoro nella stessa ditta di Milena, sono ingegnere idraulico.
Angelo - (Sopra
pensiero) Ingegnere idraulico… (Folgorato) In... ingegne.. ingegnere
idraulico?!?
Giulio - (Perplesso)
Sì, perché?
Angelo - (Sognante)
Ingegnere idraulico... (A Giulio) Non ingegnere civile??
Giulio - No.
Angelo - Nemmeno meccanico?
Giulio - No, signor Angelo, sono ingegnere
idraulico.
Angelo - (Gli
sorride amorevolmente) Capisco. E… volendo, come ingegnere idraulico… tu
sapresti farmi... così, magari a tempo perso, un progettino per un... un secondo
bagno, in questo appartamento?
Giulio - Penso
di sì. signor Angelo.
Angelo - (Affettuoso,
gli mette un braccio attorno al collo) Pensi di sì...! Ma non chiamarmi
“signor”! chiamami solo “Angelo”!
Giulio - La
ringrazio.
Angelo - Ti
devo dir la verità, caro genero: dopo lunga e ponderata riflessione sono giunto
alla conclusione che sono proprio contento che Milena abbia trovato un bravo
ragazzo come te! Un ragazzo pratico, che adopera l'ingegno, che sa costruire
delle cose necessarie, indispensabili! Bravo! bravo ingegnere idraulico! Ma
avevo capito subito che tu sei un tipo sveglio che sicuramente farà carriera.
Giulio - Grazie
di cuore.
Angelo - Ma
cosa fai qui? vai subito a chiamare tutti per festeggiare insieme questo
bell'avvenimento!
Giulio - Mi
scusi, signor…
Angelo - (Lo corregge) Solo “Angelo”,
e dammi pure del “tu”.
Giulio - Sì, Angelo. Ma se sia Milena che
Marco si sposeranno, a te cosa servirà un secondo bagno?
Angelo - Non
ti preoccupare; a parte che per Marco ci vorrà ancora un po' di tempo, ma
questa deve essere una mia soddisfazione! capisci? Vai, Giulietto, vai! (Giulio
esce per la zona notte) (Tra sé) Una soddisfazione! (Angelo
esce per la porta del bagno)
(Dopo
qualche istante Entrano Wanda, Milena e Giulio)
Giulio - (A
Wanda) Suo marito è veramente una persona deliziosa, signora, non ha fatto
la minima obiezione e ci siamo intesi subito, anzi, direi che siamo diventati…
amici!
Wanda - Non
ne avevo dubbi, Giulio, conosco mio marito; era Milena ad essere un po'
preoccupata.
Milena - Perché
lo conosco anch'io!
Wanda - (Chiama)
Angelo!
Milena - (c.s.)
Babbo!
Giulio - (c.s.)
Angelo!
Marco - (Entra,
va verso la porta del bagno, cerca di aprirla ma la trova chiusa,
allora chiama) Babbo!
Angelo - (Da
fuori, con toccante soddisfazione) OCCUPATO!!!
SIPARIO
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