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La dichiarazione (la finestra e il balcone)


commedia drammatica in due atti 
di 
Paolo Cappelloni

codice SIAE: 952260A



Sinossi

Due giornate di una famiglia piccolo-borghese del 1940. Il primo atto si svolge il 19 maggio 1940. 
Vasinto, il capofamiglia, è un fascista convinto e fanatico di Benito Mussolini, tanto che, essendo orologiaio, ha intenzione di fabbricare un orologio che vorrebbe regalargli.
Ada, sua moglie, è una madre apprensiva ma in questo frangente ha parecchie ragioni per esserlo:
Romano, suo figlio, deve partire per il militare proprio la vigilia della guerra, Vittoria, sua figlia, ha una relazione con un uomo sposato e Vasinto ne è all'oscuro; teme inoltre che possa essere chiamato alle armi anche il marito.
Romano, innamorato di una ragazza che abita di fronte a casa sua, vorrebbe dichiararsi prima di partire e in qualche modo si fa consigliare dalla sorella, di cui conosce la relazione clandestina (l’uomo sposato è un gerarca amico di Vasinto).
Nel secondo atto (10 Giugno 1940) Vasinto viene a conoscenza della relazione della figlia e dopo aver fatto fuoco e fiamme, appena gli dicono chi è l’uomo, cambia atteggiamento giungendo a giustificare la cosa con evidente disprezzo da parte di sua moglie.
Giuseppe, il nonno, è un trait d’union fra i vari componenti della famiglia e nonostante non condivida affatto le opinioni e gli atteggiamenti del genero (Vasinto) cerca in qualche modo di far mantenere l’armonia.
Giunta la tanto attesa ora della dichiarazione di guerra da parte di Mussolini, Vasinto va a sentirla dagli altoparlanti della piazza centrale mentre gli altri componenti, ognuno a suo modo, cercano di affrontare i propri problemi o di reagire alle proprie angosce.
Contemporaneamente alla dichiarazione di guerra anche Romano si trova a fare una dichiarazione di tutt’altro genere…


Rappresentata dal Teatro Accademia di Pesaro